Costruzioni in acciaio e normative antisismiche
La normativa antisismica italiana si è evoluta negli anni, arricchendosi e precisandosi dopo i gravi eventi sismici che hanno sconvolto il nostro Paese.
Le prime norme antisismiche risalgono agli inizi degli anni 70, ma è solo dopo il terremoto nel Friuli del 1976 che con il Decreto MPL del luglio 1984 viene redatta una classificazione di massima delle aree a basso e alto rischio sismico del territorio nazionale.
Dopo il terremoto in Umbria e nelle Marche (1997) c’è stata una proposta di riclassificazione delle zone sismiche, che non ha portato a normative più rigorose.
Solo nel 2003, dopo il terremoto che ha interessato il Molise, è avvenuto una cambiamento normativo radicale. Entra, infatti, in vigore la mappa di pericolosità sismica preparata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - punto di riferimento per la valutazione dei terremoti - oltre a normative tecniche più precise (G.U. n.105 del 08/05/2003).
Negli anni la normativa si evolve, assimilando il PCM 3274 e introducendo criteri progettuali in linea con gli Eurocodici.
Ma è con il terremoto de L’Aquila del 2009 che si decide definitivamente di applicare le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) del 2008.
Nonostante il quadro normativo, l’ultimo evento sismico in Emilia Romagna ha acceso nuovamente i riflettori sulla fragilità delle strutture italiane, sia civili che industriali.
Molti capannoni industriali in Emilia Romagna sono stati danneggiati dalla scossa, ma un sisma di pari entità in Giappone o negli Stati Uniti
d'America non avrebbe provocato tanti danni.
La differenza sostanziale sta nelle scelte costruttive adoperate. In questi Paesi, le costruzioni in genere e quelle antisismiche in particolare utilizzano l’acciaio come materiale costruttivo principale, mentre in Italia la gran parte dei capannoni industriali è realizzato in pannelli, coperture, travi e colonne portanti in materiale prefabbricato.
Rilevazioni hanno dimostrato come, in Emilia Romagna, molte strutture realizzate totalmente o parzialmente in acciaio hanno risposto bene all’evento sismico. La maggiore resistenza di queste strutture è dovuta:
- alle proprietà plastiche di cui gode l’acciaio;
- ai pesi strutturali delle costruzioni in acciaio e delle coperture in acciaio decisamente inferiori rispetto alle costruzioni realizzate con materiali classici come il calcestruzzo.
Costruire in acciaio oggi si può, grazie a un maggior numero di professionisti presenti, ma soprattutto perchè la soluzione in acciaio è economicamente più conveniente rispetto al passato.
Si stanno diffondendo soluzioni costruttive in acciaio “standard”, che assicurano tempi di realizzazione brevi, efficenza e sicurezza.
